Con questa recensione andremo a trattare un altro grande monopattino ultraleggero, questa volta proposto da i-Bike, brand che abbiamo già avuto modo di conoscere con altri splendidi monopattini di grande qualità .
Ecco perché andremo a testare anche la sua proposta ultracompatta, che si presenta con il nome di i-Bike Mono City, per verificarne qualità e funzionalità .
Un guida e recensione dettagliata, con il quale andremo a spiegarti pregi e difetti di questo piccolo ma scattante monopattino elettrico, i-Bike Mono City.
Ma prima di iniziare, capiamo meglio di che prodotto stiamo parlando.
Marca | i-Bike |
Peso | 9,9 Kg |
Dimensioni | 102 x 45,5 x 21,5 cm |
Velocità Max | 25 Km/h |
Potenza Watt | 250 Watt |
Pile | Ioni di Litio |
Tempo di carica | 3 ore |
Autonomia | 10 Km |
Accessori | Si |
Illuminazione | Fari a Led (2) |
Prezzo | Prezzo non disponibile |
Ed iniziamo proprio dalla velocità .
i-Bike Mono City ha un nome che non lascia sicuramente molte interpretazioni, è un monopattino nato esclusivamente per la città .
Si tratta di una categoria di monopattini nati per coprire comodamente le piccole distanze che ci separano dai mezzi ai nostri luoghi di interesse, soprannominati monopattini “last mile“, per l’ultimo miglio.
Per questo motivo non trovano alcuna necessità di avere grandi velocità , anche se in questo caso, con 20 km/h di velocità massima, non si può certamente dire di non averne abbastanza.
i-Bike Mono City raggiunge quasi il limite di velocità massimo imposto dalla legge di 25 km/h, dimostrando di essere “piccolo”, ma comunque rapido e scattante.
Come vedremo, tra le sue modalità di velocità già preimpostate, ne ha anche una dedicata alle aree pedonali e ZTL, per rispettare il limite imposto in tali aree di 6 km/h.
Velocità di punta che è inferiore a quanto viene proposto da altri monopattini e da quanto viene imposto dalla legge.
Chi vuole di più, dovrà scegliere qualcosa di diverso. Anche se secondo noi è una differenza della quale saranno in pochissimi ad accorgersi.
A supportarlo troviamo un motore “brushless”, quindi fresco ed efficiente, dalla potenza nominale di 250W.
Non è il più potente dei motori, ma è comunque in grado di trasportare carichi abbastanza pesanti e di risalire pendenze fino al 10% senza molte difficoltà .
Si poteva scegliere qualche watt in più per il motore? Probabilmente sì, anche se appunto un 250W brushless difficilmente delude.
Per noi una scelta comunque di qualità e che rispecchia, almeno fino ad adesso, un monopattino elettrico di buona qualità .
Le 3 modalità di cui i-Bike Mono City è dotato, nascono per una gestione ottimale del veicolo nelle situazioni più disparate, che i-Bike chiama “marce”:
“Marce” ovviamente non meccaniche ma “virtuali”, che aiutano molto a gestire il monopattino alla guida, ma delle quali potrai decidere di fare anche a meno.
Questa è una scelta, quella di includere tre diverse marce virtuali, che è stata adottata da moltissimi produttori e che oggi riteniamo essere lo standard assoluto per quanto riguarda i monopattini elettrici da poter usare anche in città .
Anche qui un punto a favore di i-Bike Mono City.
Con il cruise control infatti, non è strettamente necessario limitare la velocità con le 3 marce, ma potrai semplicemente decidere la velocità che preferisci in qualsiasi momento, semplicemente tenendo i-Bike Mono City alla stessa velocità per pochi secondi.
Ad esempio, mantenendo la velocità di 14 km/h costantemente per più di 5 secondi, anche lasciando l’acceleratore i-Bike Mono City continuerà a procedere a tale velocità .
Per uscire automaticamente dalla modalità cruise control, basterà semplicemente frenare, ed il controllo tornerà manuale immediatamente.
Precisiamo che questa modalità va attivata dal menù delle impostazioni, e corrisponde alla voce P2.
Altra funzione opzionale è l’avvio a spinta.
Abilitando questa funzione, potrai decidere di far partire il motore non prima del raggiungimento dei 4 km/h.
Ciò significa che puoi decidere se partire con una spinta del piede o lasciare che il motore si avvi anche da fermo.
Noi consigliamo sempre di attivare tale funzione, lì dove è possibile, per evitare partenze improvvise ed eventuali danni al monopattino o infortuni.
Questa funzione fa anche risparmiare sulle batterie, che non sono sottoposte allo sforzo iniziale richiesto per l’avviamento, che richiede molta energia.
Anche questa funzione potrai attivarla dal menù, e corrisponde alla voce P3.
Anche per i-Bike Mono City, come per tutti i monopattini i-Bike, troviamo un libretto di istruzioni molto dettagliato, che fornisce informazioni molto oneste sull’autonomia reale del monopattino.
Diciamo che non ha sicuramente un’autonomia eccezionale, ma si tratta purtroppo del prezzo da pagare con monopattini elettrici così compatti, che non trovano molto spazio per le batterie.
Come suggerito da manuale, troviamo un’autonomia media di 12 km per singola carica, indicata per un conducente di circa 70 kg.
Andrà a variare dai 15 km per i conducenti di circa 50/60 kg, fino agli 8/9 km per conducenti da 80 kg o più.
Informazioni molto precise e dettagliate, che abbiamo anche avuto modo di confermare con in nostri test.
Sì. Si poteva fare sicuramente di più. Non siamo soddisfattissimi della percorrenza totale di questo monopattino elettrico, che diventa a tutti gli effetti un “last mile”, da utilizzare principalmente per il tragitto che ci separa o da un posto di lavoro vicino, o dall’ultima fermata del mezzo pubblico.
Abbiamo escluso a priori un potenziale utilizzo off-road, in quanto nulla fa pensare che un monopattino simile possa combattere le avversità naturali.
i-Bike Mono City è indiscutibilmente un monopattino nato per superfici lisce e regolari o al limite pavé cittadini antichi.
Abbiamo azzardato con un prato particolarmente curato e lineare e su un sentiero in terra battuta poco pendente ed altrettanto lineare, dove si è comportato molto bene, ma non lo abbiamo spinto oltre, anche perché non dovrebbe proprio avvicinarsi a terreni simili.
Sull’asfalto è andato alla grande, ovviamente, ed i pavé lastricati non li ha temuti minimamente.
Sui sampietrini è un’esperienza non molto piacevole, dove le vibrazioni sono notevoli, restando comunque abbastanza stabile anche per via del suo piccolo ammortizzatore anteriore, che anche se leggermente, aiuta.
Il sistema di piegatura è invece tra i più classici e funzionali in assoluto.
Lo abbiamo visto su centinaia di monopattini e testato su decine e decine di modelli diversi, e nonostante tutte le novità nel settore, resta tra i più comodi e veloci.
È infatti lo stesso sistema di piegatura introdotto anni or sono dallo Xiaomi M365, o per lo meno molto simile per praticità e rapidità di utilizzo.
Andando poi a fare il paio con quello che viene offerto a livello di leggerezza, questo sistema di chiusura rende i-Bike Mono City un monopattino elettrico facilissimo da trasportare.
Il cavallo di battaglia di i-Bike Mono City è sicuramente il suo peso molto contenuto di 9,9 kg, grazie al quale potrai sollevarlo senza alcuno sforzo.
Il suo sistema di piegatura lo penalizza un po’ con le dimensioni da chiuso, con il punto più alto di 37,5 cm nella zona anteriore.
Siamo davanti ad un monopattino che dunque ha deciso di avere una portata ridotta in termini di chilometri preferendogli la leggerezza.
Un compromesso che non piacerà a tutti ma che è necessario per avere una categoria di monopattini ultraportatili, della quale i-Bike è sicuramente membro a pienissimo titolo.
i-Bike Mono City non è sicuramente un monopattino elettrico per bambini, in quanto troppo veloce ed alto per i conducenti troppo giovani.
A regolamentarlo è la stessa legge italiana, che impone un’età minima di 14 anni per qualsiasi veicolo elettrico o motorizzato di tale potenza.
È inoltre obbligatorio l’uso del casco fino a 18 anni, che consigliamo vivamente di continuare ad utilizzare anche in età adulta.
Il peso massimo trasportabile è invece molto generoso, forse anche troppo per le sue caratteristiche.
Siamo rimasti un po perplessi nel leggere 120 kg di portata massima consigliata, non tanto per la resistenza del telaio, che come vedremo è di buona qualità , ma per le stesse specifiche sull’autonomia fornite nello stesso manuale.
Sarà anche durissimo e resistentissimo, ma se con 80 kg perde già una buona parte di autonomia, con 120 kg non lo vedremo andare molto lontano.
Da prendere dunque come parametro di “massima resistenza” o comunque il limite da non superare mai, neanche occasionalmente.
Il design è quanto più essenziale possibile, con linee sottilissime nella zona della pedana, priva di qualsiasi componente.
Tutti i componenti elettronici sono stati infatti spostati nel tubo del manubrio, dove troviamo anche la batteria.
Per il resto, troviamo pochissimi dettagli grafici, con una buona verniciatura del telaio che è completamente realizzato in solido alluminio.
Andiamo ad osservarne gli altri elementi nei dettagli.
Le piccole ruote di cui è dotato sono entrambe da 6,5 pollici, equipaggiate con due pneumatici con battistrada dentellato per dare il massimo dell’aderenza sull’asfalto.
Sono pneumatici airless, quindi privi di camera d’aria e riempiti in solida gomma.
Avrai quindi la garanzia assoluta di non poterli mai forare e di non dover prestare alcun tipo di attenzioni alle condizioni della ruota prima di qualche centinaio di chilometri, quando il battistrada sarà troppo usurato.
Su questa tipologia di monopattini elettrici questi pneumatici sono tecnicamente la scelta migliore che si può fare, in quanto permettono di inserire un motore abbastanza grande, anche con uno pneumatico molto sottile, mantenendo le dimensioni delle ruote ridotte.
Per frenare troviamo un singolo freno elettronico ad inversione elettromagnetica anteriore, decisamente prestante e molto responsivo alla pressione applicata sull’apposita levetta.
Ben calibrato ma da imparare a gestire bene, altrimenti si rischia di sbilanciarsi troppo.
Sempre sulla ruota frontale, troviamo un piccolo ammortizzatore a smorzare gli urti più decisi.
È infatti particolarmente solido e non risponde molto alle piccole sollecitazioni del fondo stradale, ma flette soltanto in casi più “estremi”.
Non è certamente molto di supporto ad una guida confortevole, ma garantisce una maggiore stabilità del veicolo.
Troviamo anche due piccoli fanali integrati a bordo, o per meglio dire quello anteriore integrato e quello posteriore indipendente.
Il fanale anteriore potrà essere comodamente controllato dal piccolo monitor di bordo, di colore bianco e che illumina più che sufficientemente il fondo stradale per procedere in sicurezza a velocità ridotte.
Il fanale posteriore è invece di colore rosso, e necessita di un’alimentazione indipendente.
Il fanalino rosso è rimovibile, necessità di due pile stilo per funzionare ed andrà acceso dal suo apposito interruttore.
Il cavalletto, che sembra essere realizzato in solido acciaio, è ben posizionato per un’estrazione rapida e naturale.
Il monopattino da parcheggio risulta molto stabile, pur avendo il cavalletto posizionato nella parte posteriore della pedana.
Offrirà dunque un comodo supporto anche in fase di piegatura.
Lieti di aver trovato anche un comodo campanello, che non dovrai quindi acquistare separatamente.
Ottimi anche i tempi di ricarica, che rispettano in migliori standard nel settore.
Le batterie di i-Bike Mono City impiegheranno un massimo di 3 ore per completare un ciclo di ricarica da 0 a 100%.
Una tempistica ottima se si considera il pacco di batterie dalla capienza di 6000 mAh, tra i più grandi mai visti su un monopattino così compatto.
Le batterie agli ioni di litio sono infatti le più utilizzate sui monopattini elettrici proprio per la capacità di immagazzinale molta energia e di erogare voltaggi molto alti.
Di contro, hanno il difetto di “perdere colpi” dopo qualche anno di utilizzo, ma essendo testate per almeno 500-1000 cicli di ricarica, la vita media è di circa 2-3 anni.
Molto carino il display LCD al centro del manubrio.
È tondeggiante e protetto da una cassa ed un vetro plexiglass esterno, andando quasi a ricordare uno smartwatch.
È retroilluminato ed offre una buona visibilità anche se esposto direttamente alla luce del sole.
Da qui potrai controllare rapidamente:
Un display LCD davvero molto bello esteticamente ma altrettanto funzionale.
Scegliere un monopattino come i-Bike Mono City segnica spesso non volere molti fronzoli sul proprio monopattino, ecco perché ti consiglieremo solo l’essenziale:
i-Bike Mono City è un prodotto commercializzato da i-Bike, un brand italiano.
È quindi compatibile con tutti i migliori standard di sicurezza e qualitativi e provvisto di certificati:
Mono City di i-Bike non è il primo monopattino ultraleggero che ci troviamo a recensire.
E dobbiamo dire che ci è piaciuto. Ci sono diversi fattori che contribuiscono a renderlo una delle scelte più interessanti attualmente presenti sul mercato:
C’è qualche lato negativo? Sì e lo elencheremo nel paragrafo conclusivo della nostra recensione.
C’è qualcosa che si potrebbe ancora migliorare, pur parlando comunque di un ultraportatile ad un giusto punto di prezzo:
Problemi, se così vogliamo chiamarli, che riteniamo però essere ampiamente superati dai lati positivi che abbiamo elencato poco sopra.
Sicuramente un buon monopattino, che fa onore alla categoria degli ultraleggeri.
1 Comment
Vorrei capire perché ho lasciato il monopattino in balcone (sole ed umidità ) e da nero il colore é diventato bronzato . Mi spiegate cosa é successo al metallo ?